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lunedì 12 dicembre 2011

Ritorno a Cold Mountain



Inman trae, dai ricordi,  la forza per andare avanti e non precipitare nell’abisso. Mesi, anni lo separano 502098 da momenti che non sa nemmeno più se solo mmaginati o  realmente accaduti. Sguardi, vassoi, fuori o dentro. Pioggia, canti, musica, un annuncio: “Abbiamo la nostra guerra” ragazzi che cantano e fan festa in attesa di partire. Ada è un libro e una fotografia, un bacio prima di correre incontro all’ignoto. Fango, attesa, morte sopra ogni cosa, lettere che arrivano con fatica, la consapevolezza, il risveglio, la necessità di tornare. Il marchio di disertore non lo abbandona. Un contadino lo vende, una vecchia lo salva. Aiuta una vedova e poi riparte  con lo stesso pensiero a fargli compagnia.
Ada, rimasta a Cold Mountain ad aspettare Inman,  sa ricamare ma non rammendare, comporre ma non coltivare. Diventa povera e deve affrontare la durezza della guerra.  Ruby l’aiuta a compiere il suo viaggio verso una vita in cui non è solo ornamento. Quando Inman e Ada si rincontrano sono due estranei uniti dal ricordo. Il loro amore è sospeso,  servono una sera, un fuoco e la condivisione di quanto vissuto per riaccendere la passione. L'avventura continua ed ecco si appresta un finale che non vale quanto il resto del film.
 Ci si muove incontro a un momento, lo si vive e ripone in un  cassetto, per far posto al nuovo giorno.
immagine tratta da : www.zapstar.it

giovedì 8 dicembre 2011

Midnight in Paris


Un'auto d'epoca arranca in salita. Allo scoccare della mezzanotte, un uomo  in frack, si sporge dal finestrino e richiama Gill  invitandolo a salire. L'uomo, americano, con il mito della Parigi degli anni  ruggenti, sceneggiatore, in cerca di ispirazione letteraria, accetta titubante.  L'auto riparte accompagnandolo nel mito.   Scott, Zelda, Ernest, Gertrud, Salvador, Pablo brillano nella Parigi degli anni venti.  Insieme a loro Gill scopre un mondo che aveva conosciuto solo attraverso i libri e ne rimane affascinato. Conosce Adriana, già amante di Picasso e Modigliani e si sente attratto da lei. Di notte viaggiatore, di giorno turista insoddisfatto. Insieme alla fidanzata Ines,  gira per musei, parchi, negozi  dovendo sopportare  la pedanteria di un professore amico di lei e due  futuri suoceri che apprezzano di Gill solo il denaro. Emergono le fragilità, i diversi desideri della coppia che non sembra condividere nulla neppure la passione per la pioggia parigina. La linea del tempo intanto si contorce come un'onda che gioca ad avvicinare e dividere.
Gill  prova a guardare dentro di sè  e in quel mito del passato che si riflette come uno specchio nell'esistenza di molte persone. Forse è il momento di  fare qualche cambiamento...


Regista: Woody Allen
Interpreti: Owen Wilson, Rachel McAdams, Marion Cotillard, Kathy Bates, Michael Sheen, Leà Seydoux, Carla Bruni (nel ruolo improbabile di una guida turistica nel museo di Rodin)

giovedì 6 gennaio 2011

Solo un padre

Ambientato a Torino, è un film crepuscolare. Carlo (Luca Argentero), dermatologo, è vedovo. Melissa (Claudia Pandolfi),   la moglie,  è morta di parto. Carlo è rimasto solo con  la figlia Sofia. Lo aiutano i 1817 genitori e gli amici. L'uomo è completamento assorbito dal suo ruolo di padre, dal senso di colpa per non essere riuscito a salvare la moglie. Si scontra con la sua assenza e con gli oggetti, i ricordi di lei disseminati nella loro casa. Tutti sembrano sapere cosa deve fare, provano a distrarlo facendogli incontrare un'ex compagna di scuola, duramente colpita da delusioni d'amore, ma il tentativo di  relazione non funziona. Carlo si dibatte come può nel quotidiano dubitando di poter affrontare la vita. E' sera, l'uomo e la figlia sono in macchina, la radio trasmette una canzone dei R.E.M. Everybody Hurts
Carlo ripensa a quando aveva diciotto anni, parla alla sua bambina,  tutto gli sembrava possibile,  non ha mai dovuto lottare per qualcosa, non ha mai sofferto, se avesse provato queste esperienze  si chiede se sarebbe stato più pronto.
Camille(Diane Fleri), giovane ricercatrice francese, piomba nella sua vita come una folata di vento, capace di scompigliare le abitudini e rimettere in modo i sentimenti. Grazie a lei, Carlo riesce a far chiarezza in se stesso, guarda al passato con occhi diversi e può provare a ricominciare.
Nel film, colpisce  il rapporto padre-figlia, la misurata commozione, la vulnerabilità di un uomo che si trova a essere improvvisamento solo, in balia delle onde, unico a poter difendere la sua bambina. Il tentativo di chi lo circonda di aiutarlo senza però essere in grado di capirlo, facendo emergere le sue fragilità, i suoi rimorsi. Tutti provano ad aiutarlo e tutti si sono fatti un'idea di quanto è accaduto, del legame tra marito e moglie, di cosa sta provando Carlo. La realtà è diversa però nessuno sembra capace di andare oltre l'apparenza, almeno fino a quando....
Film bello, struggente, consigliato..
Colonna sonora
"Per fare a meno di te
non so dove me ne andrò che cosa inventerò
Per fare a meno di te
Io no, non mi sveglierò non ti ricorderò

Quando guardo il cielo cerco te
Distrattamente guardo il cielo e cerco te
E mi sollevo..."
Giorgia